Il paese di Castelvenere
Il nome originario del comune era Véneri forse perchè nella zona vi era un tempio dedicato alla dea Venere. Nel XIV secolo era citata con il nome di Castrum Veneris. Dal 1151 al 1460 fu feudo della famiglia Sanframondo, di origine normanna. Successivamente fu possedimento dei Monsorio. Nel 1532 contava trentasei famiglie che divennero settanta alla fine del Cinquecento. Nel 1638, dopo una attenta valutazione del feudo, fu acquistato dal dott. Lelio Carfora, governatore di Cerreto Sannita, per conto della famiglia Carafa. Nella valutazione o “apprezzo” del feudo del 1638 si viene a sapere che Castelvenere “sta edificato su luogo piano, fortissimo di muraglia, con fossi attorno, di maniera che dalla parte di tramontana sta eminente, per esservi un vallone sotto, per dove scorrono le acque del paese; s’entra per una porta con ponte levatoio dalla parte occidentale, dove si trova una bella strada dritta, di conveniente larghezza, spartita in vichi da una parte e dall’altra”.
Nel millenario Sannio in provincia di Benevento, in uno dei più caratteristici territori del paesaggio italiano, la Valle Telesina, sorge Castelvenere. Si erige su tufi riconducibili alle cicliche attività vulcaniche del Roccamonfina, dei Campi Flegrei e del Somma – Vesuvio. Il territorio comunale si estende per 15 Kmq a Nord-Ovest del capoluogo di provincia su un suolo pianeggiante e disuguale, intercalato da panoramici poggi ed ombrose valli, tra secolari e moderni vigneti ed ulivi.
Su circa 14 kmq di superficie totale del paese, circa 11 sono ricoperti da coltivazioni a vigneto. Questo significa un immenso patrimonio di vitigno doc, e un immenso patrimonio di produttori dediti all’agricoltura di qualità. La vite è un elemento tipico in tutto il paesaggio campano, ma l’estensione e la persistenza di questa coltivazione nell’ambito del paesaggio, così come si presenta a Castelvenere, non si riscontra da nessun’altra parte.